La Massoneria e la Chiesa cattolica. Due mondi paralleli, con storie millenarie, simboli potenti e codici propri. Ma anche due poteri che, nel corso dei secoli, si sono spesso guardati con sospetto, ostilità… e guerra aperta.
Una guerra spirituale e culturale che ha avuto un momento chiave nel 1738, quando il Papa Clemente XII lanciò il primo anatema: la scomunica contro la Massoneria.
Da allora, è cominciato uno scontro che attraversa i secoli. Ma perché la Chiesa condanna i massoni? Qual è il vero motivo dietro questa frattura mai sanata?
1738: L’Inizio del Conflitto
La prima vera condanna ufficiale arriva con la bolla In eminenti apostolatus specula, firmata da Papa Clemente XII.
In essa, la Massoneria veniva accusata di essere:
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Un’organizzazione segreta
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Priva di una chiara identità religiosa
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Potenzialmente sovversiva dell’ordine sociale e spirituale
Il fatto che le logge accogliessero uomini di ogni fede, senza vincolo dogmatico, era visto dalla Chiesa come un pericolo per la verità assoluta del cattolicesimo.
La bolla dichiarava:
“Noi proibiamo severamente a tutti i fedeli di aderire a tali società… sotto pena di scomunica latae sententiae.”
Una Condanna Che Si Rinnova nei Secoli
Dopo Clemente XII, quasi ogni Papa ha ribadito e rafforzato la condanna. Tra i più espliciti:
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Benedetto XIV (Providas Romanorum, 1751)
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Pio VII, Pio IX e Leone XIII, che nella famosa Humanum Genus (1884) definì la Massoneria una setta pericolosa e anticristiana.
Il conflitto si intensificò nel XIX secolo, quando molti massoni furono protagonisti delle rivoluzioni liberali e anticlericali. In Italia, la Massoneria giocò un ruolo importante nel Risorgimento, lottando per l’unità nazionale e la laicizzazione dello Stato.
Dottrine Inconciliabili
Il cuore del conflitto è teologico e filosofico.
La Chiesa proclama una verità rivelata e assoluta, mentre la Massoneria difende la libertà di coscienza, la ricerca individuale della verità, e l’uguaglianza tra tutte le religioni.
Per la dottrina cattolica:
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La Massoneria propone un relativismo religioso inaccettabile
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Promuove un umanesimo laico che esclude la centralità di Cristo
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Utilizza rituali iniziatici considerati incompatibili con la fede cattolica
Queste divergenze sono alla base della scomunica tutt’oggi vigente.
Il Codice di Diritto Canonico e la Posizione Attuale della Chiesa
Nel 1983, il nuovo Codice di Diritto Canonico non cita più esplicitamente la Massoneria.
Ma attenzione: questo non significa che la scomunica sia stata revocata.
La Congregazione per la Dottrina della Fede, sotto l’allora cardinale Joseph Ratzinger (futuro Papa Benedetto XVI), dichiarò ufficialmente:
“L’iscrizione alla Massoneria rimane proibita. I fedeli che vi aderiscono sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione.”
Questa posizione è stata confermata anche negli anni successivi, con dichiarazioni episcopali e vescovili in vari Paesi, inclusa l’Italia.
Massoni Cattolici? Una Contraddizione Spirituale
Oggi, chi si dichiara massone e cattolico vive in una contraddizione insanabile, almeno dal punto di vista della dottrina ufficiale.
Eppure, decine di sacerdoti, prelati e laici cattolici sono stati identificati – in vari scandali – come membri attivi di logge massoniche. Alcuni di loro in posizioni elevate.
Come è possibile?
Dietro il sipario si muovono logge coperte, protezioni reciproche, alleanze silenziose. Un mondo dove spiritualità, potere e segretezza si intrecciano, spesso al di fuori del controllo pubblico e canonico.
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